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Bolletta e risparmi

CONSULENZA
Agg.marzo 2024
Prima di darvi qualche consiglio, LEGGIAMO INSIEME LA BOLLETTA ELETTRICA e vediamo se c'è margine per risparmiare.

Quando riceviamo la bolletta, la prima cosa che leggiamo è il “TOTALE DA PAGARE entro il”...e poi vediamo che c'è anche il nostro nome associato   :((

Oltre a ciò, è bene sapere che ci viene recapitata la “bolletta sintetica” e la “bolletta di dettaglio” e che la forma della bolletta è standardizzata per tutti i fornitori, come stabilito dalla delibera ARERA del 16 ottobre 2014 per la bolletta 2.0 “Criteri per la trasparenza delle bollette per i consumi di elettricità e/o di gas distribuito a mezzo di reti urbane”.
L'ARERA è l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, istituita con la Legge 481/1995 per garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza nei servizi di pubblica utilità e tutelare gli interessi di utenti e consumatori.

Per capire, distinguiamo che:
  • la "potenza" è la forza istantanea (similmente a una spinta, impulsiva, è il chilowatt, o kW) che il distributore ci dà, è il limite di consumo e oltrepassandolo con troppi apparecchi accesi, si spegne l'interruttore generale del contatore.
  • l' "energia" è la forza che si impiega per lungo tempo (come spingere continuativamente, è il chilowattora, o kWh).

Nella prima pagina della “BOLLETTA SINTETICA” vi è il tipo di fornitura, con la “potenza impegnata contrattuale” (se è maggiore di 6kW l'impianto necessita di progetto redatto dal progettista iscritto all'Ordine ) e la sintesi degli importi fatturati, con tre importi distinti:
  1. l'energia elettrica effettivamente consumata è detta "materia energia",  
  2. i costi per il trasporto dell'energia nelle linee nazionali e per la gestione del contatore (tempo fa era detto "dispacciamento"),
  3. le imposte e l'IVA al 10%

Nella seconda pagina, si riscontrano:
  • il consumo annuo d'energia, suddiviso per fasce orarie F1, F2, F3;
  • il consumo effettivo del periodo fatturato;
  • segue il dettaglio delle letture effettuate per mezzo del contatore elettronico (le comunica automaticamente alla centrale, tramite invii di dati convogliati lungo la rete elettrica); è l'Energia “ATTIVA”, ovvero la potenza elettrica necessaria per il funzionamento dei macchinari e dell'illuminazione (gli utilizzatori elettrici).
  • infine vi è la “potenza massima” rilevata nel periodo.
 
Per l'utente con potenza oltre 16,5kW si legge anche l' Energia “REATTIVA”, è una percentuale di potenza che motori e inverter ricevono per attivarsi e mantenersi e poi restituiscono alle linee (come se ci fosse una molla che ritorna una quota di energia).
Le linee però non possono riutilizzare l'energia reattiva e la perdono e pure subiscono questo sovraccarico di ritorno; pertanto, oltre una certa quota, il fornitore di energia elettrica vi applica delle consistenti penali economiche, finanche il distacco della consegna d'energia.

La “BOLLETTA DI DETTAGLIO” spiega anche come sono stati calcolati i tre importi della sintetica:
  1. per la “materia energia” c'è una quota fissa mensile e una quota per l'energia effettivamente consumata; questi due importi dipendono dal contratto col fornitore, perché per essi il mercato è libero.
  2. il “trasporto dell'energia” è suddiviso tra (1) “quota fissa” per il tipo di contatore (monofase o trifase), (2) “quota potenza” che è la potenza impegnata dalla nostra linea secondo il contratto (1,5kW, 3kW, 4,5kW, 6kW, 10kW, 15kW, 30kW o più), (3) “quota energia” (somma fra le tre fasce); questi sono importi uguali per tutti i fornitori perché contribuiscono al pagamento della rete elettrica nazionale.
  3. imposte ed IVA sono anch'essi importi uguali per tutti i fornitori.
Ora che ci è chiaro com'è stata calcolata, possiamo davvero RISPARMIARE SULLA BOLLETTA ELETTRICA e vi do' qualche consiglio:

    1) SAGGIO: abbandoniamo le cattive abitudini, riduciamo gli sprechi energetici delle accensioni inutili; spegniamo l'illuminazione quando non siamo nell'ambiente e manteniamo chiuse le finestre durante la climatizzazione, spegniamo le macchine e le apparecchiature se inutilizzate.

    2) COMMERCIALE:
    • In bolletta prestiamo attenzione alla "potenza massima" rispetto alla potenza contrattuale sottoscritta (o "potenza impegnata"), anche rilevandola su più bollette perché, se la "massima" è di molto inferiore alla "impegnata", allora conviene ridurre il taglio del contratto, in quanto i contratti più potenti pagano di più i “costi per il trasporto dell'energia”. Viceversa, se consumiamo più energia di quella disponibile per contratto allora si "sfora" e si pagano delle penali, in tal caso conviene aumentare la "potenza di contratto".
    • Per contratto, si deve accertare il risparmio sullamateria energia”; nel "mercato libero" per effettuare il cambio fornitore non è ammesso alcun costo o penale, non c'è interruzione di energia e il contatore non va cambiato; si devono sempre rispettare i termini contrattuali sottoscritti col fornitore e i tempi di attivazione sono da 1 a 3 mesi, secondo il tipo di utenza.

    3) TECNICO:
    • Trascriviamo l'elenco degli utilizzatori elettrici, le potenze unitarie e stimiamo il tempo unitario di accensione giornaliero; la potenza protratta nel tempo diventa energia, così individuiamo il nostro fabbisogno energetico e cosa influisce di più; potrebbe essere l'illuminazione,  infatti può sembrare che consumi "poco", ma bisogna tener presente che resta accesa per molto tempo.
    • Miglioriamo l'efficienza degli utilizzatori elettrici, almeno per le nuove apparecchiature scegliamo il maggior rendimento, soprattutto per le utenze "energivore" in modo che necessitino di meno potenza; si presti attenzione all'etichetta e alla classe energetica. Per l'illuminazione usiamo i LED ad alta efficienza, quelli nell'ex classe energetica A++ (oggi classe A) e similmente, per la climatizzazione degli ambienti scegliamo pompe di calore con miglior COP e climatizzatori con miglior EER (e poi manteniamo sempre puliti i filtri e gli scambiatori). A tema dei motori elettrici, l'invecchiamento può comportare perdite di potenza negli avvolgimenti e maggiorni consumi, inoltre oggi si preferisce razionare la potenza con dispositivi a inverter autoregolanti.
    • In bolletta controlliamo le penali per Energia Reattiva (per utenze trifase >16,5kW), che solitamente provengono da motori (presenti in fabbriche, o pompe e ventilatori di hotels e grandi condomini), ma anche da inverter dell'illuminazione e climatizzatori (hotel, fiere, sale espositive); le penali si possono eliminare con apposite apparecchiature dette “Rifasatori”; attenzione che l'energia reattiva sovraccarica anche le linee del nostro impianto elettrico che perciò subisce maggior usura.
    • Se possibile, consideriamo l'installazione di un sistema fotovoltaico o l'adesione a nuove forme di "comunità energetiche" (in fase di definizione).

    4) RIFLESSIVO (degassificazione):
    per il riscaldamento si può valutare la convenienza tra "caldaia a condensazione" che recupera il calore dei fumi emessi (il rendimento del 108% considera il "potere calorifico superiore" rispetto quello "inferiore" invece computato per la caldaia tradizionale) e la climatizzazione inverno/estate impiegando solo l'energia elettrica con la "pompa di calore" il cui COP dal 300% (classe A+) al 500% (A++) propone la competitività dell'elettricità anche rispetto le caldaie a condensazione.
    L'elettricità elimina i costi di manutenzione e conduzione delle caldaie e per le centrali termiche anche i rischi d'esplosione dovuti al metano e l'obbligo del Certificato di Prevenzione Incendi.
     
    • Disamina delle bollette e consulenza
    • Computo energetico degli utilizzatori elettrici, disamina dello stato di usura e della conformità CE
    • Misura della potenza reattiva che comporta i maggiori costi in bolletta, rifasamento delle linee con piano di recupero dell'investimento
    • Progetto di efficientamento dell'illuminazione (con LED, sensori di controllo presenza, illuminazione intelligente DALI calibrata sull'illuminazione esterna) e dei macchinari, stima dei costi e del piano di recupero della somma investita
    • Progetto l'impianto fotovoltaico
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