Progetto elettrico - AUSILTEC progetto impianto elettrico, civile, industriale e nautico; verifica, consulenza e perizia tecnica a Venezia e dintorni

www.AUSILTEC.com
Vai ai contenuti

Progetto elettrico

CONSULENZA
Agg.marzo 2024
Il detto "Chi ben comincia è a metà dell'opera" ben descrive il valore della pianificazione e l'essenzialità del progetto.
Il PROGETTO vi spiega le prestazioni e la qualità dell'impianto o dell'apparecchio elettrico, ecco perché il progetto non è burocrazia bensì serve prima della realizzazione.

In molti casi il progetto elettrico è obbligatorio ed è imposto:

Se c'è un buon progetto, si ottengono preventivi confrontabili a parità di prestazioni e talvolta il risparmio compensa il costo del progetto.
Ne beneficia il Committente ed anche il Costruttore che, col contratto ben definito, pianifica l'intervento e l'approvvigionamento dei materiali.
In corso d'opera, anche le eventuali modifiche di "variante" saranno più individuabili.
L'evoluzione progettuale:
  1. Il progettista propone al committente un sintetico progetto, detto di MASSIMA, che individua lo scopo e le linee guida delle opere, un primo conteggio economico (talvolta accade che il progetto proceda di pari passo con la realizzazione, ma non di rado si creano incomprensioni più o meno risolvibili tra il committente e l'installatore che poi coinvolgono anche il progettista).
  2. Segue il PROGETTO DEFINITIVO, conforme alle esigenze del committente; se richiesto, contiene il Computo Metrico Estimativo (CME) che descrive le voci di spesa, le quantità e il costo prevedibile unitario e complessivo.
  3. La versione definitiva può esser già realizzabile (se necessita, la si invia "per approvazione" agli enti di controllo, Uffici Pubblici Comunali o Demaniali, VVF, ISPELS, Registro Navale, ecc.); oppure si può modificarla per giungere alla VERSIONE ESECUTIVA.
  4. In corso d'opera possono necessitare le VARIANTI costruttive; prima di effettuarle, vanno accordate col Committente, col Progettista e se necessita anche con gli Enti di controllo e comunicate al Direttore dei Lavori.
  5. Il Progetto Esecutivo, aggiornato con le varianti, diventa il "progetto costruttivo" o AS BUILT.
DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI

Ai sensi del DM 37/2008, chi ci chiede il progetto dell'impianto elettrico dell'edificio?
  • il SUAP Sportello Unico Edilizia come preliminare per concessioni edilizie, SCIA; il DM 37/2008 lo prescrive per nuova costruzione, rifacimento, ampliamento, trasformazione; è necessario per affittare l'immobile o per concederlo in uso e valorizza l'immobile in caso di compravendita;
  • i VVF Vigili del Fuoco, per il Certificato di Prevenzione Incendi CPI;
  • l'INAIL, per ampliamento e trasformazione il progetto va inviato telematicamente tramite il programma CIVA;
  • l'ARPA-V (ex ISPELS) per le verifiche e misure dell'impianto di terra;
  • il tecnico manutentore, ai sensi del Testo Unico Sicurezza per effettuare la manutenzione programmata e straordinaria;
  • l'Ente di controllo, per infortuni di sicurezza D.Lgs 81/2008, o il Giudice per le controversie penali o assicurative civili.

Il progetto dell'impianto elettrico dev'essere disponibile prima dell'acquisto o della commissione di un immobile? SI! Per l'acquisto di immobili, il D.L.vo n.122/2005 art.6 lett.C, salvaguardia i diritti patrimoniali: GIA' COL PRELIMINARE, l'acquirente ha diritto di ricevere dal costruttore (venditore) il progetto e le varianti.

Il progetto dell'impianto elettrico per l'edificio è obbligatorio? SI! Ai sensi del DM 37/2008 è un allegato obbligatorio, con la Dichiarazione di Conformità resa come da DM37/2008 l'installatore dichiara di aver realizzato l'opera in conformità alla "Regola dell'Arte" e al Progetto.

Cosa si deve fare se manca il progetto dell'impianto elettrico? Dato che il progetto precede l'opera, successivamente si può solo redigere una perizia tecnica col rilievo della disposizione planimetrica delle apparecchiature e con la disamina dei quadri elettrici per i quali si ricostruiscono gli schemi; in tal caso conviene documentare con appropriate fotografie l'intero rilievo (questo iter è simile anche qualora si debba redigere la Dichiarazione di Rispondenza)

Com'è fatto il progetto dell'impianto elettrico? Vediamo alcune fasi essenziali per redigere il progetto dell'impianto elettrico al servizio di un edificio:
  1. si disamina e si individua la costruzione e l'attività che si svolge all'interno del locale, per esempio se è un "Luogo a Maggior Rischio di Incendio" (potrebbe essere un luogo affollato, o con strutture e sostanze combustibili, o pregevole per arte e storia, vincolato dalla Soprintendenza BB.AA.), o se l'attività è soggetta al Certificato di Prevenzione Incendi "CPI" (la centrale termica o la fornace o vedi l'elenco attività del DM 151/2011), o se è a Rischio di Esplosione (magari si impiega il gas metano, o ci sono nebbie di polveri fulminanti di segatura o farina, o aerosol di vernici, ecc.);
  2. si definiscono le necessità specifiche dell'attività (utilizzatori elettrici e potenze unitarie, potenze massime e potenze contemporanee prevedibili, si considerano il comfort per la climatizzazione e l'illuminazione più gradita e di esodo, le utenze essenziali e quelle meno vincolanti;
  3. si effettua la valutazione del rischio di fulminazione dell'edificio o del compartimento antincendio; si valuta il rischio per la vita umana, per le prestazioni essenziali, per la salvaguardia delle apparecchiature e per i beni culturali ed economici (il Testo Unico Sicurezza D.Lgs 81/2008 potrebbe imporre contromisure parafulmine o per la soppressione di sovratensioni indotte dalle folgori alle masse metalliche interne o agli impianti elettrici interni); se manca la valutazione contro le folgori atmosferiche, il progetto dovrà avere la predisposizione per gli scaricatori (norma CEI 64/8);
  4. individuati i Rischi e definite le necessità degli ambienti, tramite le planimetrie e gli schemi elettrici si attuano le sicurezze impiantistiche, si dimensionano i quadri elettrici, i cavi (che possono propagare l'incendio ed emettere fumi tossici e paralizzanti), si coordina la sicurezza dell'impianto di terra, si effettua l'illuminazione ordinaria e di emergenza;
  5. nel progetto si possono riportare anche le istruzioni d'uso e la frequenza delle verifiche tecniche per conservare le prestazioni impiantistiche nel tempo;
  6. con la visione d'insieme del progetto e scelte le specifiche tecniche dei componenti (voci di spesa), si effettuano i Computi Metrici ed Estimativi di spesa.

Ogni apparecchiatura elettrica deve avere un progetto? SI! Ogni produttore di apparecchi CE, o il costruttore dell'impianto di cantiere, autodichiara la "Conformità" , egli deve documentare il proprio progetto e dichiararlo conforme alle: Direttive Comunitarie, Leggi nazionali, della Regola dell'Arte, che si concretizza nelle Norme tecniche riconosciute.
Cosa deve contenere un progetto elettrico e come va redatto? Ogni genere di costruzione è soggetta a specifiche leggi e norme applicabili; per esempio il Comitato Elettrotecnico Italiano lo descrive con la norma CEI 02, il Registro Navale lo descrive nelle prime pagine dei Regolamenti, il DM 37/2008 all'art.5 commi 3 e 4.

Quando è richiesto il progetto delle apparecchiature elettriche? Il progetto è l'ideazione e la trascrizione dei circuiti, quindi è fondamentale per costituire il "Fascicolo Tecnico" di costruzione delle macchine e degli apparecchi da marcare CE ; in questo caso il costruttore può trattenere il progetto per non svelare i dettagli o i diritti di proprietà intellettuale, ma deve comunque conservarlo a disposizione degli inquirenti anche per l'eventualità di giudizio.

Se il progetto non è reperibile? Il Costruttore che non dispone del progetto è in palese difetto in caso di giudizio, ma anche il cliente che acquista un bene privo di documentazione tecnica o insufficiente (per le apparecchiature trattasi della Dichiarazione di conformità CE) può aver fatto un incauto acquisto (per similitudine con l'auto, equivale a esser sprovvisti del "libretto di circolazione"). Se è un datore di lavoro, la scarsa documentazione tecnica non è ammessa ai fini della sicurezza.

Quando è richiesto il progetto elettrico delle imbarcazioni? Per diporto si segue la Direttiva CE per la nautica da diporto. A bordo di navi si applica il "Regolamento per la Classificazione delle Navi" (Solas), che descrive i requisiti degli elaborati per l'approvazione del Registro Navale di competenza;  senza il progetto approvato non si potrà procedere con la realizzazione, né ottenere i certificati successivi.
Per utenti finali e impiantisti:

  • Progetto elettrico preliminare di massima e preventivo sommario
  • Progetto definitivo, computo metrico e preventivo particolareggiato
  • Capitolati e contratti d'appalto
  • Direzione tecnica dei lavori
  • Progetto di variante in corso d'opera
  • Progetto costruttivo finale
  • Consulenza e perizia sulla conformità degli impianti elettrici ai sensi del DM 37/2008
  • Rifacimento di planimetrie e schemi di impianti carenti di documentazione
  • Perizia impiantistica per l'acquisto di immobili
Studio Tecnico Perito Industriale Claudio Berti - https://www.ausiltec.com
VENEZIA - part.IVA 02895760276 - Tutti i diritti riservati
Torna ai contenuti